Il primo spin-off delle fortunata serie Netflix dedicata allo strigo più famoso del mondo è The Witcher: Blood Origin. Arrivato sulla piattaforma di streaming lo scorso 25 dicembre, però, lo show non ha riscontrato il successo sperato dai produttori, i quali si sono dovuti confrontare con un review bombing accanito da parte dei fan.
La mini serie composta da 4 episodi voleva essere un approfondimento sull’origine dei witcher, i famosi cacciatori di mostri che vagano per i diversi reami compiendo stermini su commissione delle terribili creature che infestano il mondo. Un’idea che sulla carta era più che interessante, ma che a quanto pare è stata sfruttata davvero male dagli showrunners.
Andiamo per ordine però e cerchiamo di capire intanto la trama di The Witcher: Blood Origin. La storia è ambientata 1.200 anni prima rispetto agli eventi narrati nella serie originale. Qui, sette individui emarginati e privati di ogni cosa, decidono di unirsi per combattere la forza misteriosa causa della loro rovina.
Il tutto si dipana sullo sfondo di un conflitto che culminerà nella “Congiunzione delle Sfere”, ovvero quell’evento catastrofico che porterà i mondi di uomini, elfi e mostri a fondersi insieme. Dagli sforzi congiunti dei sette nascerà dunque il primo prototipo di witcher.
Un incipit sicuramente intrigante, ma la cui realizzazione e trasposizione non hanno convinto né i fan né la critica.
The Witcher: Blood Origin, attualmente su Rotten Tomatoes (il noto sito di recensioni) ha un punteggio del 33% da parte della critica, mentre le recensioni dei fan si assetano intorno al 12%. Tantissimi i commenti negativi sull’interpretazione puerile dei personaggi (tranne per la bravissima Michelle Yeoh che ha messo d’accordo tutti), ma le critiche più spinose sono giunte sulla netta separazione rispetto ai libri di Andrzej Sapkowski.
Questo punto in particolare è anche quello su cui negli ultimi mesi si è pesantemente dibattuto nei vari forum e siti specializzati. Già la seconda stagione di The Witcher aveva fatto notare un parziale discostamento dagli scritti originali, che aveva deluso molti fan delle opere.
Il recente addio di Hanry Cavill, sembra avere confermato tale trend da parte degli sceneggiatori (l’ex interprete dello strigo, grande fan dei libri, aveva chiaramente specificato che ne avrebbe continuato a vestire i panni solo fintanto che fosse stata rispettata la trama originale), portando ad ulteriori timori per la quarta stagione (la prima senza Cavill come Geralt).
È dunque plausibile pensare che Blood Origin sia stato vittima di review bombing negative anche per queste ragioni.