
Star Trek: Lower Decks è una serie animata come non ci si aspetterebbe. I trekkie (nomignolo con cui vengono appellati i fan di Star Trek) di tutto il mondo la stanno apprezzando davvero molto, nonostante si discosti parecchio dall’abituale linea narrativa a cui le altre iterazioni del franchise li hanno abituati.
Inutile dire che Star Trek è lo show di fantascienza più amato e noto del piccolo schermo. Nonostante alcune apparizioni al cinema, infatti, è proprio nell’home video che la saga ha segnato la sua maggior presenza. Attualmente annovera al suo attivo dieci serie canoniche, tredici lungometraggi e ben tre serie animate:
È comprensibile come il peso dell’eredità che Star Trek: Lower Decks si porta sulle spalle sia cospicuo, ma gli autori hanno comunque voluto azzardare, cambiando i toni tradizionali che da sempre hanno contraddistinto la saga sci-fi.
Questa serie animata, infatti, è molto più leggera e irriverente, poiché punta al divertimento dello spettatore. Ricorre a soluzioni ironiche dall’inclinazione quasi parodistica, senza tuttavia rinunciare al citazionismo di figure ed eventi storici della serie originale.
Al contrario di quanto avviene nei film e nelle serie tv in cui i protagonisti sono per lo più gli ufficiali della plancia di comando dell’una o dell’altra astronave, qui il focus è sui personaggi secondari, solitamente “invisibili”, che lavorano ai ponti inferiori (i lower decks, appunto).
Il gruppo di guardiamarina di cui verranno narrate le vicende è piuttosto eterogeno composto, come vuole la tradizione trekkiana, da diversi membri appartenenti ad altrettante differenti razze umanoidi. I quattro più in vista sono rispettivamente:
La trama dei singoli episodi non è mai troppo complessa o articolata, l’obiettivo infatti è quello di regalare allo spettatore venti minuti di sano divertimento. Col dipanarsi della storyline, però, verrà a consolidarsi una linea narrativa orizzontale, contraddistinta da una sua piccola mitologia.