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Reaching for the Stars per esplorare l’arte moderna



La mostra Reaching for the Stars è un’occasione imperdibile per gli appassionati di arte moderna. Con oltre 70 opere appartenenti alla Collezione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, accompagnerà i visitatori attraverso trent’anni di storia dell’arte. Un viaggio intrigante cominciato il 4 marzo scorso a Firenze nel Palazzo Strozzi, che si concluderà il 18 giugno prossimo.

 

Quali artisti saranno inclusi nella mostra Reaching for the Stars?

Il direttore della mostra Reaching for the Stars, Arturo Galansino l’ha definita come: ” Un viaggio intergalattico nel cosmo dell’arte, un itinerario lungo e articolato tra fenomeni e figure chiave del contemporaneo: le stelle che ci indicano il cammino”. Una frase che riassume perfettamente la vastità della manifestazione, la quale intende raccontare l’arte contemporanea in un modo davvero unico.

Per farlo si affida ad opere di artisti di fama mondiale, tra cui: Maurizio Cattelan, Damien Hirst, Cindy Sherman, William Kentridge, Berlinde De Bruyckere, Sarah Lucas, Lynette Yiadom-Boakye, Lara Favaretto, Shirin Neshat, e tantissimi altri. L’idea è quella di utilizzare diversi linguaggi per mostrare l’evoluzione artistica moderna, dagli anni ’90 ai giorni nostri.

E al fine di ribadire ulteriormente tale concetto, l’esplorazione della mostra inizia proprio dall’opera dell’artista polacca Goshka Machuga che accoglie i visitatori nel cortile di Palazzo Strozzi. La scultura di un razzo posto su una rampa di lancio è senza dubbio il modo migliore per preparare la mente alle meraviglie che potrà ammirare all’interno delle sale.

 

Temi importanti raccontati in opere immortali

Caratteristica comune a tutte le opere esposte è la volontà di raccontare i temi caldi degli ultimi 30 anni di storia umana. Si possono trovare argomenti, pensieri e spunti di riflessione di vario genere che hanno influito sull’evoluzione del pensiero e dell’arte stessa. I più interessanti sono:

  • la sperimentazione linguistica e la centralità del corpo;
  • la natura alchemica dell’arte;
  • la ricerca dell’identità;
  • la dialettica tra figura e astrazione;
  • l’immagine e il ruolo delle donne.

Ma soprattutto riflessioni sulla storia recente, dall’attentato alle Torri Gemelle alle lotte per i diritti civili. Insomma, un viaggio intenso, ricco di emozioni e di significati che aiuterà lo spettatore a trarre importanti conclusioni guardando al passato.

L’universo dell’arte è infinito e ogni velleità di completezza resterà disattesa anche dal più instancabile esploratore spaziale; importante è che sia chiara la rotta e che il radar funzioni bene. Questo viaggio sarà lungo. Non resta che allacciarsi le cinture e partire per raggiungere le stelle”, ha concluso il direttore Galansino.




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