Sono arrivate di recente nuove informazioni su Oni: Thunder God’s Tale, la nuova serie prodotta da Netflix che esplora la mitologia giapponese attraverso una storia dolce e intrigante. Oltre all’interessante trama ricca di folklore, quello che colpisce è il ricorso alla Stop-Motion combinata con la più moderna CGI. Un esperimento che potrebbe portare a grandi risultati.
L’originale serie animata è stata annunciata già nel 2019, ma solo poche settimane fa è sbarcato su internet il primo vero teaser che ne mostra le peculiari caratteristiche. Nel filmato di circa due minuti facilmente reperibile su YouTube, si può già cogliere l’impronta narrativa e il tono che la caratterizzeranno.
I personaggio mostrati sono buffi e sopra le righe, ma tutti fedeli alle leggende giapponesi da cui traggono ispirazione. La storia sarà incentrata su Onari, una piccola bambina Oni (demone) caratterizzata da una grande forza d’animo e dalla voglia di libertà. Il suo viaggio la porterà a ripercorrere i passi dei grandi eroi appartenenti al pantheon nipponico, ma l’assenza di abilità o poteri renderanno la sua avventura tutt’altro che facile.
Il regista Daisuke "Dice" Tsutsumi (ex art director di Pixar) si è detto molto eccitato dall’opportunità offertagli da Netflix di dirigere la trasposizione di un racconto che ha fatto parte della sua infanzia. Pur avendo vissuto gran parte della vita e della carriera negli Stati Uniti, infatti, Dice ha sempre desiderato valorizzare le proprie origini.
Oltre alla scelta stilista e al character design, quello che colpisce maggiormente del teaser sopra citato è l’adozione di una combinazione tra Stop-Motion e CGI. La computer grafica è ormai largamente utilizzata in tantissime produzioni anime odierne, ma la Stop-Motion era sparita ormai quasi del tutto.
Chi è cresciuto tra gli anni’80 e ‘90, la ricorderà impiegata in moltissimi film che avevano per protagonisti mostri e creature strane (un esempio iconico tra i più recenti è senza dubbio Nightmare Before Christmas di Tim Burton), ma la complessità nella realizzazione dei modelli e della loro messa in posa richiedeva troppo tempo e lavoro.
La coraggiosa scelta di Netflix di riproporla in chiave moderna sembra però piuttosto azzeccata, vista l’ambientazione e lo stile. L’arduo compito di animare la storia scritta da Mari Okada (Toradora, Anohana, Savage Season e Maquia) è affidato allo studio Tonko House, nota compagnia che ha dato vita a progetti del calibro di “The Dam Keeper”.
Non c’è ancora una data di uscita ufficiale per Oni: Thunder God’s Tale, ma si spera che a breve si potranno avere informazioni più dettagliate.