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Mostre ad alta quota: eventi estivi da non perdere



La montagna affascina da sempre l’essere umano, per questo si è scelto di realizzare alcune mostre ad alta quota davvero imperdibili. L’obiettivo è quello di far conoscere ai turisti l’arte naturale, quella che riesce a catturare la bellezza senza deturpare il paesaggio o molestare l’ambiente. Una sorta di denuncia che ora più che  mai riveste un ruolo cruciale per il futuro.

 

Courmayeur nel segno di Michelangelo Pistoletto

La prima tra le mostre ad alta quota che si desidera proporre è quella denominata “Il Terzo Paradiso” realizzata da Michelangelo Pistoletto. Si tratta di un’installazione di 54 metri di ampiezza che sorge nella Val Ferret, in Valle d’Aosta, progettata per durare almeno 15 anni, a detta dell’artista.

Il complesso consiste in una composizione di tronchi di abete (già tagliati e non abbattuti per l’occasione), disposti in particolari forme e sovrastati da dischi di acciaio riflettente. L’idea è dimostrare figurativamente la connessione tra cielo e terra, aiutando l’osservatore a comprendere dimensioni e proporzioni del proprio impatto sull’ambiente.

L’opera rientra nel progetto di sensibilizzazione dell’uomo, il cui scopo è indicare la via per raggiungere la cosiddetta “civiltà planetaria”, ritenuta ormai fondamentale per la sopravvivenza del genere umano. Un’iniziativa lodevole che vale la pena di essere sostenuta.

 

Fotografie suggestive nella Val di Sole

Un altro importante evento da non perdere è quello che si svolge al Castello di Caldes in Trentino. L’affascinante maniero sarà infatti la sede della mostra fotografica “Vivere in alto. Uomini e montagne dai fotografi di Magnum. Da Robert Capa a Steve McCurry”, fino al 9 ottobre prossimo.

La raccolta di oltre 100 fotografie realizzate dai professionisti della famosa Agenzia Magnum Photos, racconta il rapporto fra l’uomo e la montagna sotto diversi punti di vista. C’è chi ha immortalato i resti delle antiche civiltà alpine, chi si sofferma sul turismo e sull’impatto che questo ha avuto sull’ambiente montano, e ancora chi ha deciso di narrare lo sviluppo di professioni ormai quasi dimenticate.

 

Ad Ortisei le mostre ad alta quota diventano interattive

In occasione dell’ottava edizione della Biennale Gherdëina, è stata organizzata ad Ortisei una vera e propria esperienza interattiva fra arte e natura. I visitatori potranno infatti scoprire la storia della Val Gardena e delle Dolomiti trascorrendo una vacanza indimenticabile all’interno di un territorio unico che è divenuto Patrimonio Mondiale dell’Unescu.

Fino al 25 settembre prossimo si potranno svolgere attività adatte a grandi e piccini, tra cui: workshop di intaglio del legno, passeggiate nei boschi circostanti, approfondimenti sulla flora e la fauna del territorio e molto altro ancora. Il tutto con l’obiettivo di rimarcare l’importanza del rispetto per la terra e il ruolo fondamentale che essa riveste nello sviluppo umano. Un’iniziativa che, tra le altre cose, vuole dimostrare come l’arte possa contribuire attivamente al riconoscimento dei diritti della Terra e dell’ambiente stesso.




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