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Il ritorno del Commodore accende l’hype degli appassionati



Chi ha qualche anno in più sulle spalle sicuramente conoscerà il marchio Commodore. Per quelli nati tra gli anni ’80 e ’90 questo è stato ufficialmente il primo computer con cui hanno avuto la possibilità di esplorare le meraviglie dell’informatica. Certo, la tecnologia ai tempi era ancora acerba, ma oggi questo brand sta per tornare sul mercato grazie ad una società tutta italiana!

 

Cenni storici su Commodore e l’acquisizione italiana

I più nerd ricorderanno che la Commodore International ha vissuto il suo periodo d’oro proprio nel decennio che va dalla metà degli anni ’80 alla metà dei ’90. In un epoca in cui l’home computing cominciava a muovere i primi incerti passi, il CEO della compagnia, Jack Tramiel ha saputo trovare una formula vincente per rendere queste macchine ancora più accessibili.

La storia dell’azienda canadese comincia con le macchine da scrivere, passando poi per le calcolatrici elettroniche fino ad arrivare nel 1977 ai primi computer da casa. Due erano le macchine che all’epoca fecero davvero la storia: il Commodore 64 (nel 1982) e l’Amiga 1000 (nel 1985).

Questi prodotti hanno iniziato migliaia di odierni appassionati al gaming su pc, quando ancora gli schermi erano soltanto in nero e verde e le piattaforme esterne erano costituite da una semplice tastiera, un joystick e un mangianastri per le cassettine magnetiche (si, prima dei floppony, dei floppy disk, dei CD e dei DVD c’erano le stesse cassette).

Nostalgia a parte, purtroppo nel 1994 l’azienda, per vicissitudini varie, è stata costretta a chiudere per fallimento. Nel 2015 una società italiana aveva provato a riesumarne il brand con lo smartphone Commodore Pet, ma questo tentativo fallì miseramente. Ciò ci porta ai giorni nostri, in cui una consociata della Commodore International LTD, l’italiana Commodore Industries ha annunciato il mese scorso sul suo profilo Linkedin l’arrivo del suo primo notebook da gaming.

Si tratta del Commodore Omnia-Book, un portatile che contempla una configurazione top gamma e che monta una scheda grafica Nvidia GeForce RTX 4070 Ti. Questo annuncio ha suscitato l’interesse degli appassionati che subito hanno preso d’assalto il portale ufficiale per saperne di più.

Navigando tra i vari prodotti si è appreso che oltre al sopra citato apparecchio, sono presenti altre due configurazioni notebook: il Proxima-book (con GPU fino alla NVIDIA GeForce RTX 4070) e l'Orion-book (che arriva fino alla RTX 4090). Che sia davvero arrivato il momento per un ritorno in grande stile?




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