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DVB-T2: il nuovo standard della televisione italiana



I messaggi di avviso relativi al passaggio al DVB-T2 si sono fatti sempre più frequenti durante le pubblicità, poiché il 2021 sarà l’anno del passaggio definitivo a questo nuovo standard per le trasmissioni in tutta Italia. Un televisore compatibile è fondamentale per poter continuare a seguire i propri canali preferiti, compresi quelli delle reti generaliste.

 

Cos’è il DVB-T2 e quali vantaggi porta

Il DVB-T2 è un codec di trasmissione più moderno e versatile che permette l’erogazione di contenuti in alta e ultra definizione. HD e 4K diventeranno le uniche risoluzioni a cui sarà possibile apprezzare i programmi su tutte le reti, sia quelle locali che quelle nazionali (le ultime a subire lo switch-off).

Oltre ad una maggiore definizione dei contenuti audio-video, verrà ampliato il numero di canali disponibili, così da offrire agli spettatori ancora più possibilità di scelta. Il processo di risintonizazione e ricollocazione dei programmi è cominciato il 1 gennaio 2021 e si protrarrà fino a giugno del corrente anno.

Le prime ad abbandonare lo standard MPEG-2 saranno le reti locali appartenenti all’area D, invece per l’area C si dovrà attendere il 1 settembre 2021, e il procedimento si protrarrà fino a fine dicembre. Tuttavia, per poter godere della qualità d’immagine superiore garantita dal nuovo digitale terreste, sarà obbligatorio disporre di un dispositivo che sia abilitato alla ricezione dello standard DVB-T2.

 

Come verificare la compatibilità della TV col DVB-T2

Prima di procedere all’acquisto di uno  smart TV, è consigliabile verificare che quello attualmente in possesso non sia già compatibile col DVB-T2. La procedura di controllo è piuttosto semplice: basta infatti sintonizzarsi sui canali 100 o 200 e, se appare la scritta “Test HEVC Main10”, allora significa che il televisore è già abilitato e non deve essere sostituito.

In caso contrario, sarà obbligatorio passare ad una televisione più moderna o, in alternativa, comprare un decoder per DVB-T2. A tale proposito, il Governo ha disposto un bonus TV di 50 euro per tutti coloro che dovranno cambiare i dispositivi di ricezione. L’indennizzo può essere richiesto con una semplice autocertificazione che va presentata al venditore, ma solo coloro che hanno un ISEE non superiore a 20.000 euro possono goderne.

Anche la trasmissione satellitare adotterà uno standard più moderno che si chiama DVB-S2. In questo caso, la transazione è già cominciata nel 2020 con canali come Cielo, K2, TV8, i canali di TGR Rai e Mediaset che non sono ormai più visibili col normale decoder. Il resto delle reti concluderà il passaggio nel 2021 e renderà obbligatorio il possesso di una CAM o un decoder compatibile.




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