Le console per videogiochi hanno accompagnato e accompagnano tutt'ora molte generazioni di ragazzi tanto da essere divenute un gadget piuttosto comune nelle famiglie che hanno almeno un figlio (e non solo). Ma cosa rende tanto affascinante queste scatolette dalle forme sempre più strane agli occhi di grandi e piccini? Scopriamolo insieme nel seguente articolo.
La prima console per videogiochi della storia è stata sviluppata all’inizio degli anni 70' ma fu un mezzo flop, a causa della scarsa capacità di offrire spunti videoludici interessanti. Tuttavia, l’idea di base era buona e Atari ne fece decisamente tesoro sviluppando la leggendaria Atari 2600, che portò Pong nelle case di tutti gli appassionati.
Sega e Nintendo arrivarono intorno agli anni ’80 con la propria versione di home console, più sofisticate e dalla grafica futuristica per quei tempi. Tra le varie proposte a far registrare i numeri più alti fu, senza dubbio, il NES o Nintendo Entertainment System nato in Giappone col nome originale di Famicom, che i gamer più anziani sicuramente ricorderanno.
Negli anni 90', grazie all’introduzione della grafica 3D nei videogiochi, sono nate console di nuova generazione come la Playstation, il Sega Saturn, l' Xbox o il Nintendo 64. La caratteristica principale di queste innovative macchine era l'immersività che riuscivano ad offrire al giocatore. Non più limitate dall'ormai obsoleta grafica a due dimensioni, portavano l'utente in mondi virtuali veri e propri, permettendogli di combattere una guerra, o salvare un villaggio dall'attacco dei mostri.
Gli anni 2000 sono stati un continuo susseguirsi di novità, con console sempre più potenti ma tuttavia ancora limitate rispetto alle prestazioni raggiungibili dai PC, più versatili e facilmente aggiornabili. L’arrivo della cosiddetta Next Gen lo scorso anno, però, ha assottigliato drasticamente tale disparità.
Le attuali e potenti piattaforme dedicate al gaming da casa sono PS5 e Xbox Series X che, grazie a nuovi componenti hardware e ad una politica che vede il videogioco come un servizio e non più come mero prodotto, hanno reso possibile lo sviluppo di titoli sempre più articolali e graficamente sbalorditivi.
Dunque, dove sta il fascino di questi gadget tecnologici divenuti di uso comune? Per i gamer lo si può vedere un po' come quando si legge un libro, solo che in questo caso le scelte e le azioni del player possono modificare il corso degli eventi. Ci si perde nella storia, si cerca di essere quello che nella realtà non si può essere per un breve lasso di tempo e si affronta un mondo creato ad hoc per far vivere avventure mozzafiato.