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Banda ultra larga: qual è la situazione



La banda ultra larga è uno degli obiettivi a cui punta il Ministero dell’Innovazione Tecnologica e Transizione Digitale. L’idea è quella di portare la velocità della connessione internet ad almeno 1 giga in tutte le province italiane entro il 2026. Si tratta di un progetto mastodontico, che richiede enormi investimenti e un piano ben delineato, ma si sta lavorando per questo.

 

A che punto siamo con la banda ultra larga

È stato recentemente annunciato dal Ministro Vittorio Colao, che il piano nazionale del Governo per la banda ultra larga è ormai in dirittura d’arrivo e presto verrà presentato. L’obiettivo è quello di avere delle linee guida per gli interventi pronte già per l’estate prossima, possibilmente prima della fine del periodo estivo.

Il problema della copertura è uno dei più annosi per l’Italia che, rispetto al resto d’Europa, è ancora molto indietro da questo punto di vista. La pandemia di Covid-19 ha evidenziato ulteriormente questa realtà, facendo capire alle istituzioni quanto vi sia bisogno di infrastrutture di rete affidabili, capaci di servire un numero di utenti sempre maggiore.

La richiesta di connessioni veloci, infatti, è in continuo aumento e lo sviluppo del Paese non può essere rallentato da una connettività mediocre o addirittura ancora assente in determinate zone. È necessario intervenire al più presto, in modo da coprire tutta la Penisola e garantire a tutti quanti un minimo fisso di banda.

 

Italia a 1 GIGA, una connessione veloce totale

Attualmente, dunque, non vi è ancora nulla di concreto ma, grazie alla collaborazione col Ministro dello Sviluppo Economico, Giorgetti gli accordi per il piano “Italia a 1 Giga” sono già stati stipulati e sono in fase di rifinitura. Questa strategia ha lo scopo di portare una connettività potente in tutte le case, le scuole e nelle altre strutture in cui essa ancora manca.

Per realizzare il suddetto progetto si ricorrerà ad un connubio di fibra e 5G, quest’ultimo ormai già pronto a servire tutto il Paese. Le due soluzioni sono già a buon punto per quanto concerne le infrastrutture necessarie al loro funzionamento, con il 5G che è già stato attivato in alcune città principali.

Il Ministero dell’Innovazione Tecnologica e Transizione Digitale vuole arrivare a coprire ogni provincia, compresi i comuni più remoti ancora sprovvisti di qualunque tipo di connessione, entro il 2026. L’obiettivo è quello di eliminare il cosiddetto Digital Divide che ancora segna importanti differenze di prestazioni fra Regioni e Comuni.

L’implementazione della banda ultra larga, naturalmente, prevede la neutralità tecnologica, così da rispettare anche l’ambiente.




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